Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19328 del 22 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19328PEN

Massima

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La riduzione e il mantenimento in stato di soggezione di persone, anche straniere, al fine di costringerle alla prostituzione, integra il reato di tratta di persone e di riduzione e mantenimento in schiavitù e servitù, punito ai sensi degli articoli 600, 601 e 602 del codice penale, anche qualora le vittime siano state inizialmente indotte con l'inganno a recarsi in Italia con la prospettiva di una vacanza. Il concorso di più soggetti nella realizzazione di tali condotte criminose, con il reciproco rafforzamento dell'intento criminoso, comporta la responsabilità di tutti i partecipi ai sensi dell'articolo 110 del codice penale. La privazione della libertà personale delle vittime, le gravi minacce anche di morte, le violenze sessuali e gli atti di sfruttamento della prostituzione, posti in essere dai concorrenti, integrano ulteriori reati, quali la violenza sessuale e il favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, puniti rispettivamente dagli articoli 609-bis e 609-ter e dagli articoli 3 e 4 della legge n. 75 del 1958. La casa rurale di proprietà di uno degli imputati, utilizzata come luogo di segregazione e abusi delle vittime, costituisce cosa servita per la commissione dei reati e pertanto può essere legittimamente confiscata ai sensi dell'articolo 240 del codice penale. La credibilità delle dichiarazioni delle persone offese, pur con iniziali esitazioni dovute alla drammaticità dell'esperienza vissuta, è adeguatamente motivata sulla base del loro progressivo percorso liberatorio e del riscontro con le altre emergenze processuali e investigative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti il 4.3.2001 da:

avv. (OMISSIS), difensore di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

il 9.2.2011 dall'avv. (OMISSIS), difensore di (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

l'1.3.2011 dall'avv. (OMISSIS), difensore di (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'assise di Appello di Cagliari del 22 dicembre 2010;

Letti i ricorsi e la sentenza impugnata.

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