Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43107 del 22 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:43107PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini della configurabilità del reato di scambio elettorale politico-mafioso (art. 416 ter c.p.) è sufficiente un accordo elettorale tra l'uomo politico e l'associazione mafiosa, avente per oggetto la promessa di voti in cambio del versamento di denaro, mentre non è richiesta la conclusione di ulteriori patti che impegnino l'uomo politico ad operare in favore dell'associazione in caso di vittoria elettorale. Ne consegue che, nell'ipotesi in cui tali ulteriori patti vengano conclusi, occorre accertare se la condotta successivamente posta in essere dal predetto a sostegno degli interessi dell'associazione che gli ha promesso o procurato i voti assuma i caratteri della partecipazione ovvero del concorso esterno all'associazione medesima, configurandosi, oltre il reato sopra indicato, anche quello di cui all'art. 416 bis c.p..

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Palermo;

contro

PI. PI. ;

e da:

GE. Ga. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1254 emessa il 23 aprile 2009 dalla Corte d'appello di Palermo;

Udita la relazione svolta dal Cons. Dr. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sost.Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'ann…

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