Il reato di omesso versamento dell'IVA, di cui all'art. 10-ter del D.Lgs. n. 74/2000, è costituzionalmente illegittimo nella parte in cui punisce l'omesso versamento per importi non superiori, per ciascun periodo di imposta, ad euro 103.291,38, in quanto la sentenza della Corte Costituzionale n. 80/2014 ha privato di rilevanza penale tale condotta, determinando l'insussistenza del fatto per il quale si procede. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che, a seguito della declaratoria di incostituzionalità, l'omesso versamento dell'IVA per importi contenuti entro la predetta soglia non integra più gli estremi del reato, imponendo l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, in quanto il fatto non sussiste. Tale principio si fonda sulla considerazione che la pronuncia della Corte Costituzionale incide direttamente sull'elemento costitutivo del reato, privando la condotta di rilevanza penale, con effetti retroattivi che impongono la declaratoria di non punibilità per i fatti pregressi rientranti nell'ambito di applicazione della norma dichiarata incostituzionale.