Il provvedimento amministrativo di sgombero e rimozione di beni e veicoli da un'area pubblica, adottato dal Sindaco ai sensi degli artt. 50 e 54 del d.lgs. n. 267/2000 e della l. n. 48/2017, è legittimo quando ricorrono i presupposti di tutela dell'incolumità pubblica, della sicurezza urbana e del decoro della città, a fronte di un utilizzo abusivo e non autorizzato dell'area da parte di privati. Il Comune, nell'esercizio dei propri poteri di polizia amministrativa, può disporre l'immediata liberazione dell'area pubblica occupata senza titolo, al fine di ripristinare la legalità e le condizioni di sicurezza e decoro urbano, senza che ciò comporti una lesione sproporzionata dei diritti dei privati interessati, purché l'adozione del provvedimento sia adeguatamente motivata e rispetti i principi di proporzionalità e ragionevolezza. In tali casi, il giudice amministrativo è chiamato a verificare la legittimità dell'azione amministrativa, valutando la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che hanno giustificato l'intervento del Comune, nonché il rispetto dei limiti e delle garanzie procedimentali previsti dall'ordinamento. La rinuncia al ricorso da parte dei privati interessati, con conseguente estinzione del giudizio, non pregiudica la possibilità per l'amministrazione di dare esecuzione al provvedimento di sgombero, in quanto l'interesse pubblico alla tutela della sicurezza e del decoro urbano prevale sulle posizioni giuridiche soggettive dei privati occupanti abusivi.