Il piano urbanistico comunale (PUC) costituisce lo strumento urbanistico generale del Comune preposto alla disciplina delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie dell'intero territorio comunale, nel rispetto dei principi di tutela ambientale, paesaggistica e storico-culturale. Il PUC, in attuazione della normativa regionale, deve individuare gli obiettivi da perseguire nel governo del territorio, definire gli elementi del territorio urbano ed extraurbano, determinare i fabbisogni insediativi e le priorità relative alle opere di urbanizzazione, stabilire la suddivisione del territorio comunale in zone omogenee, indicare le trasformazioni fisiche e funzionali ammissibili nelle singole zone, garantire la tutela e la valorizzazione dei centri storici nonché lo sviluppo sostenibile del territorio comunale. Il PUC, pertanto, opera una netta distinzione tra la "città compatta", destinata alla crescita e al rinnovamento urbano, e la "città diffusa", caratterizzata da insediamenti agricoli e funzioni agresti da preservare e valorizzare, consentendo l'edificabilità solo all'interno delle aree di trasformazione (AT) poste nella città compatta e nei nuclei consolidati della città diffusa, e attribuendo una mera edificabilità virtuale, senza costituire un vero e proprio diritto a edificare, ai suoli della città compatta e dei nuclei consolidati. Pertanto, le aree esterne ai nuclei consolidati, anche se dotate di urbanizzazioni, non possono essere destinate a zona edificabile senza contraddire i principi fondamentali del PUC e vanificare la sua impostazione strategica.