Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24617 del 7 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24617PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione, può applicare la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nei confronti di un soggetto qualora, sulla base di specifici elementi di fatto, emerga che lo stesso sia pericoloso per la sicurezza e la tranquillità pubblica in ragione di reiterate condotte violente tenute nel tempo e della sua insensibilità alle misure precedentemente applicate, anche in presenza di un procedimento penale pendente per reati connotati dall'uso della violenza. In tali ipotesi, il giudizio di attualità della pericolosità sociale, ancorato a circostanze di fatto concrete e specifiche, è incensurabile in sede di legittimità, non essendo ammissibile il ricorso per cassazione per vizi della motivazione, ma soltanto per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso il 16 settembre 2022 dalla Corte di appello di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Debora Tripiccione;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Pasquale Fimiani, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), propone ricorso per cassazione avverso il decret…

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