Il termine per l'impugnazione di una sentenza penale di condanna pronunciata in contumacia decorre dalla notificazione dell'estratto della sentenza all'imputato, in conformità all'indicazione del termine per il deposito della motivazione contenuta nel dispositivo della sentenza stessa, anche qualora il giudice abbia proceduto alla lettura contestuale della motivazione in udienza. L'erronea indicazione del termine di deposito della motivazione nel dispositivo della sentenza, che induca in errore il difensore dell'imputato sulla decorrenza del termine per l'impugnazione, non può essere considerata come ignoranza della legge processuale, tale da escludere il caso fortuito o la forza maggiore che possono legittimare la restituzione nel termine dell'impugnazione. Il termine per proporre impugnazione decorre, in ogni caso, dalla data di notificazione dell'estratto della sentenza all'imputato contumace, in applicazione del combinato disposto degli artt. 585, comma 3, e 544, comma 3, c.p.p.