Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18184 del 2 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18184PEN

Massima

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Il custode di beni pignorati che li sottrae, sopprime, distrugge, disperde o deteriora, senza preavviso all'ufficiale giudiziario e al giudice dell'esecuzione, integra il reato di cui all'art. 388, comma 4, c.p., il cui momento consumativo coincide con la realizzazione della condotta lesiva del vincolo di indisponibilità cui i beni sono sottoposti, a prescindere dalla conoscenza dell'avvenuta sottrazione da parte dell'Istituto Vendite Giudiziarie. La ratio della norma è quella di tutelare l'effettività del processo esecutivo, ragion per cui la fattispecie si configura come reato istantaneo, la cui prescrizione decorre dal momento della condotta illecita, senza che rilevi la successiva scoperta dell'avvenuta sottrazione. Pertanto, il custode non può invocare l'intervenuta prescrizione del reato sulla base della mancata prova della data esatta in cui i beni sono stati trasferiti, atteso che tale circostanza non incide sulla consumazione del reato, che si realizza con il solo spostamento dei beni pignorati senza la prescritta autorizzazione. Inoltre, l'utilizzabilità del verbale redatto dal funzionario dell'Istituto Vendite Giudiziarie, contenente le dichiarazioni rese dalla proprietaria dell'immobile, non è preclusa dalla mancata contestazione della sua acquisizione nel corso del giudizio di merito, trattandosi di documentazione avente natura di prova documentale, ai sensi dell'art. 234 c.p.p., comma 1, idonea a ricostruire il fatto processuale dell'accesso e del mancato rinvenimento dei beni pignorati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/02/2018 della Corte di appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSTANTINI Antonio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
uditi i difensori:
- avv. (OMISSIS), sostit…

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