Il Comune, in sede di determinazione dei contributi urbanistici dovuti per il rilascio di un permesso di costruire, è tenuto a qualificare correttamente l'intervento edilizio e l'attività che vi sarà svolta, al fine di applicare le relative tabelle contributive previste dalla normativa urbanistica locale, anche laddove l'intervento edilizio presenti una pluralità di destinazioni d'uso. Pertanto, qualora l'intervento edilizio assentito, pur comprendendo anche un'area destinata a deposito a cielo aperto di autoveicoli, sia funzionale all'esercizio di un'attività commerciale di vendita di autoveicoli nuovi e usati, il Comune è legittimato a determinare i contributi urbanistici dovuti applicando le tabelle relative all'attività commerciale, anziché quelle relative all'attività produttiva di deposito a cielo aperto. Tale principio trova applicazione anche in relazione all'obbligo di corrispondere il contributo sul costo di costruzione, che deve essere richiesto dal Comune in corso d'opera, secondo le modalità e garanzie stabilite, in conformità alla normativa regionale vigente, senza che rilevi l'eventuale precedente determinazione degli oneri concessori in misura inferiore. Inoltre, l'atto comunale di determinazione dei contributi urbanistici non è soggetto agli obblighi di comunicazione di avvio del procedimento di cui agli artt. 7 e 8 della L. n. 241 del 1990, trattandosi di atto vincolato e non provvedimentale.