Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 510 del 2014

ECLI:IT:TARTOS:2014:510SENT

Massima

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Il diniego di un contributo pubblico da parte di una pubblica amministrazione, ancorché successivamente annullato per difetto di motivazione, non comporta automaticamente il diritto al risarcimento del danno in capo al soggetto richiedente, qualora quest'ultimo non riesca a dimostrare la sussistenza dei presupposti sostanziali per l'ottenimento del beneficio. Infatti, l'annullamento di un provvedimento amministrativo per vizi formali non implica necessariamente l'accertamento della spettanza del bene della vita, essendo onere del privato fornire la prova della sussistenza dei requisiti richiesti dalla normativa di riferimento. Pertanto, il giudice amministrativo, nel valutare la domanda risarcitoria, deve verificare non solo la legittimità formale del provvedimento, ma anche la fondatezza della pretesa sostanziale del ricorrente, non potendo condannare l'amministrazione al risarcimento del danno in assenza della dimostrazione, da parte del privato, del diritto al beneficio negato. In tal caso, il rigetto della domanda risarcitoria non può essere considerato come una pronuncia di temerarietà della lite, essendo legittimo il ricorso proposto dal privato per ottenere l'annullamento di un provvedimento illegittimo, anche se ciò non comporta automaticamente il diritto al risarcimento.

Sentenza completa

N. 00334/2008
REG.RIC.

N. 00510/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00334/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 334 del 2008, proposto da:
Salvera S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv.ti Ugo Mazzei, Chiara Bimbi, con domicilio eletto presso l’avv. Maria Laura Angelini in Firenze, via di Barbano, 1;

contro

Comunità Montana della Garfagnana, rappresentata e difesa dall'avv. Giuseppe Toscano, con domicilio eletto presso la Segreteria T.A.R. in Firenze, via Ricasoli 40;

per la condanna

della convenuta al risarcimento di tutti i danni, nessuno escluso, derivati all'attrice dalla delibera Consiliare n. 19 del 5.5.93 della Comunità Montana della Garfagnana dichiarata illegittima ed annullata …

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