Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6289 del 22 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:6289PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che devono governare l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter intervenire nella ricostruzione dei fatti o sostituire la valutazione del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza dei dati probatori. Il ricorso per cassazione che deduca l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza è ammissibile solo se denuncia direttamente la violazione di specifiche norme di legge oppure la mancanza, manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione del provvedimento, non anche quando propone censure che riguardano la diversa valutazione degli elementi esaminati dal giudice di merito. Il giudice di legittimità, pertanto, non può rivalutare gli elementi di prova posti a fondamento della decisione impugnata, quando questa risulti sorretta da una motivazione congrua e logicamente coerente, essendo preclusa ogni diversa ricostruzione dei fatti e ogni diversa valutazione delle risultanze istruttorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/06/2021 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SIANI VINCENZO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. LETTIERI NICOLA, che, con la requisitoria scritta resa ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, e succ. modd., ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' o, in subordine, il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, resa il 10 giug…

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