Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa, quale causa di giustificazione che esclude la punibilità di un fatto altrimenti costituente reato, richiede la sussistenza di tre requisiti essenziali: l'aggressione ingiusta, la necessità della reazione per respingerla e la proporzionalità tra il pericolo corso e la difesa apprestata. Pertanto, la reazione difensiva, per essere legittima, deve essere necessaria e proporzionata al pericolo incombente, valutato ex ante, senza che sia consentito ledere un bene dell'aggressore marcatamente superiore a quello posto in pericolo dall'aggressione illecita. Inoltre, la provocazione dell'imputato, quale causa di esclusione o attenuazione della pena, richiede che l'imputato abbia reagito in modo irato a un fatto ingiusto posto in essere dalla persona offesa, senza che l'imputato abbia dato causa al nuovo scontro con un comportamento provocatorio. Pertanto, il giudice di merito deve valutare attentamente la sussistenza di tali requisiti, senza omettere o contraddire la ricostruzione dei fatti accertata, al fine di stabilire se ricorrano le esimenti della legittima difesa o della provocazione.