Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1411 del 19 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:1411PEN

Massima

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La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. opera nei reati di omicidio, salvo che il giudice non ritenga, sulla base di specifiche e concrete circostanze fattuali, che le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con misure meno afflittive. Il giudice deve motivare in modo approfondito e logico l'eventuale superamento di tale presunzione, valutando attentamente tutti gli elementi a favore e contro l'imputato, come la sua condotta successiva al fatto, la concretezza del pericolo di reiterazione del reato e di fuga, nonché le sue condizioni personali e familiari. La mera astratta possibilità di commissione di reati analoghi non è sufficiente, essendo necessaria una valutazione specifica e dettagliata del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 786/2010 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 15/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

lette/sentite le conclusioni del PG, Dott. Iacoviello F.M. che ha chiesto dichiarare inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 15.6.2010, il Tribunale di Palermo, investito ex articolo 310 c.p…

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