Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4672 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:4672SENT

Massima

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L'amministrazione comunale non può adottare provvedimenti repressivi di demolizione di opere edilizie abusive prima della definizione della domanda di condono edilizio presentata dal proprietario, in quanto ciò contrasterebbe con il dettato normativo che impone all'amministrazione di astenersi da ogni iniziativa sanzionatoria fino alla conclusione del procedimento di sanatoria. Pertanto, l'ordine di demolizione emesso in pendenza dell'istanza di condono è illegittimo, in quanto vanificherebbe a priori il possibile rilascio del titolo abilitativo in sanatoria. L'amministrazione è tuttavia tenuta a definire in tempi brevi la domanda di condono, ai fini dell'eventuale riesercizio del potere sanzionatorio ovvero della definitiva pronuncia sulla sorte urbanistica dell'immobile.

Sentenza completa

N. 07251/2008
REG.RIC.

N. 04672/2013 REG.PROV.COLL.

N. 07251/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7251 del 2008, proposto da:
Proietti Emanuele, rappresentato e difeso dagli avv. Marcella Zito De Leonardis, Giulio Zito De Leonardis, con domicilio eletto presso Giulio Zito De Leonardis in Roma, via Taro,9;

contro

Comune di Roma, ora Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Andrea Camarda, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale del Comune di Roma- Municipio XII, n. 153 del 30.1.2008, notificata in data 29.4.2008, con la quale è stata intimata la demolizione d'ufficio…

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