Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31500 del 11 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:31500PEN

Massima

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Il reato di minaccia si configura quando la condotta dell'agente, valutata secondo il suo significato oggettivo e astratto, sia potenzialmente idonea a incidere sulla libertà morale del soggetto passivo, a prescindere dall'effettiva percezione di intimidazione da parte di quest'ultimo. Tuttavia, perché la minaccia sia penalmente rilevante, è necessario che il destinatario della stessa sia chiaramente individuabile, non essendo sufficiente una formulazione generica e indeterminata che non consenta di identificare il soggetto passivo. La valutazione dell'idoneità intimidatoria della condotta e della determinatezza del destinatario della minaccia deve essere effettuata dal giudice sulla base di un'interpretazione del tenore letterale delle espressioni utilizzate, senza che assumano rilievo le specifiche reazioni emotive delle persone offese, le quali possono al più confermare l'astratta attitudine della minaccia a turbare la libertà morale. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è, pertanto, che il reato di minaccia richiede una condotta oggettivamente idonea a incutere timore in un soggetto determinato, non essendo sufficiente una formulazione generica e indeterminata della minaccia, anche ove le persone offese abbiano effettivamente percepito un senso di intimidazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VENEZIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2020 del TRIBUNALE di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EDUARDO DE GREGORIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DI LEO GIOVANNI;
udito il difensore.

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