Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4425 del 2 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4425PEN

Massima

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La mancata indicazione nel verbale di ratifica della querela delle modalità di identificazione del querelante non determina l'invalidità dell'atto, purché risulti comunque certo che il proponente sia il soggetto legittimato a presentarla. L'identificazione del querelante può essere desunta anche dalla sequenza dell'iter procedimentale, come dalla trascrizione delle sue generalità e dalla mancata contestazione della sua identità da parte degli imputati, senza che sia necessaria la specifica menzione delle modalità di accertamento, trattandosi di una mera irregolarità amministrativa che non inficia la validità della querela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI AVEZZANO, nei confronti di:

1) FR. MA. N. IL (OMESSO);

2) BO. DI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 7/2008 GIUDICE DI PACE di CELANO, del 18/09/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

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