Cassazione penale Sez. III sentenza n. 33323 del 1 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:33323PEN

Massima

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Il permesso di costruire in sanatoria rilasciato in assenza del necessario nulla osta paesaggistico non è idoneo a determinare l'effetto estintivo dei reati urbanistici ed edilizi, in quanto il parere di compatibilità paesaggistica, pur presupposto per il rilascio del permesso in sanatoria, non può sostituire il preventivo nulla osta paesaggistico, che costituisce atto prodromico e distinto rispetto al permesso di costruire. Inoltre, il porticato, in quanto parte integrante del fabbricato e non mera pertinenza, non può essere oggetto di un provvedimento di compatibilità paesaggistica, essendo necessario il preventivo nulla osta paesaggistico. Infine, la mera sostituzione della copertura del porticato realizzato senza permesso non determina l'effetto estintivo dei reati contestati, in quanto il permesso di costruire in variante non può sanare l'originaria realizzazione abusiva. La Corte di Cassazione, pertanto, ha ritenuto inammissibile il ricorso dell'imputato, confermando la condanna per i reati urbanistici ed edilizi, in assenza dei presupposti per l'applicazione delle cause estintive invocate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1528/2010 CORTE APPELLO di LECCE, del 25/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1.1 Con sentenza del 25 maggio 2011 la Corte di Appello di Lecce…

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