Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40387 del 16 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40387PEN

Massima

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Il reato di calunnia si configura quando l'agente, con dolo specifico, formula consapevolmente accuse false nei confronti di una persona che egli sa essere innocente, al fine di attribuirle falsamente la commissione di un reato. Tuttavia, tale elemento soggettivo può ritenersi escluso quando le accuse, pur risultate infondate, siano state formulate sulla base di un ragionevole errore o di un dubbio sulla effettiva colpevolezza dell'accusato, senza che l'agente abbia agito con la consapevolezza dell'innocenza della persona incolpata. In tal caso, la mancanza dell'elemento psicologico del reato di calunnia determina l'insussistenza del fatto o la sua non rilevanza penale, anche qualora le accuse abbiano riguardato condotte che, in astratto, potrebbero integrare fattispecie delittuose. Ciò in quanto il reato di calunnia richiede non solo la falsa imputazione di un fatto penalmente rilevante, ma anche la consapevolezza dell'agente circa l'innocenza della persona accusata. Pertanto, la semplice formulazione di accuse infondate, in assenza di tale consapevolezza, non è sufficiente a configurare il delitto di calunnia, dovendosi invece valutare la sussistenza di un ragionevole errore o di un dubbio sulla veridicità delle imputazioni, che escluda il dolo specifico richiesto dalla fattispecie. In tal caso, il giudice è tenuto a dichiarare il non luogo a procedere per insussistenza del fatto o per mancanza di rilevanza penale della condotta, in ragione della carenza dell'elemento soggettivo del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLINI Giacomo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

persona offesa, costituita parte civile, TU. Ma. Gi. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 07/10/2008, ai sensi dell'articolo 425 c.p.p., dal G.U.P, del Tribunale di Vallo della Lucania;

nei confronti di:

OR. As. , nata a (OMESSO), imputata del reato di calunnia in pregiudizio di:

Tu. Ma. Gi. ;

esaminati gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il …

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