Cassazione penale Sez. I sentenza n. 54286 del 1 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:54286PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale, funzionale all'applicazione della misura di prevenzione della confisca, può essere formulato sulla base di elementi di prova e/o indiziari tratti da procedimenti penali, anche se non ancora conclusi, e, nel caso di processi definiti con sentenza irrevocabile, anche indipendentemente dalla natura delle statuizioni conclusive in ordine all'accertamento della penale responsabilità dell'imputato. Il giudice di merito è abilitato a valutare autonomamente gli elementi posti a fondamento dell'accertamento di responsabilità raggiunto in sede di cognizione penale, secondo un ragionamento privo di profili di illegalità, purché desumibile da specifici comportamenti e da fatti certi nella loro verificazione, la cui reiterazione futura l'imposizione della misura mira a prevenire. Ai fini dell'applicazione della confisca di prevenzione, spetta alla parte pubblica l'onere della prova della sproporzione tra beni patrimoniali e capacità reddituale del soggetto, nonché della illecita provenienza dei beni, dimostrabile anche in base a presunzioni, mentre è riconosciuta al proposto la facoltà di offrire prova contraria. Il soggetto dedito in modo continuativo a condotte elusive degli obblighi fiscali presenta una forma di pericolosità sociale che lo colloca nella categoria di cui al D.Lgs. n. 159 del 2011, art. 1, comma 1, lett. b), in quanto la quota indebitamente trattenuta e successivamente reinvestita in attività di tipo commerciale risulta inquinata dalla metodologia di reinvestimento della frazione imputabile alle pregresse attività elusive, realizzando una confusione di utilità lecite e illecite che la normativa mira a impedire.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. S - Presidente

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/02/2016 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;
lette le conclusioni del P.G. Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto in data 18 febbraio 2016 la Corte di appello di Venezia, sezione misure di prevenzione, confermava il provvedimento del 14 luglio 2014, col quale il Tribunale di Padova aveva disp…

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