Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 640 del 9 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:640PEN

Massima

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Il privato che, per conto di una società, promette e dà denaro a pubblici ufficiali affinché compiano atti d'ufficio conformi ai loro doveri, al fine di ottenere un beneficio indiretto per la società, risponde del reato di corruzione per atto d'ufficio, anche se i pubblici ufficiali non vengono condannati per lo stesso fatto. La promessa e la dazione di denaro, anche se in forma di sponsorizzazione a favore di una società sportiva locale, costituiscono il prezzo del favore richiesto ai pubblici ufficiali per la definizione di una pratica amministrativa, essendo emerso dagli elementi probatori che il compenso indebito venne concordato antecedentemente alle deliberazioni degli organismi comunali competenti. La condotta del privato è punibile ai sensi dell'art. 318 c.p., comma 1, anche se l'accordo corruttivo è rimasto in massima parte inadempito, in quanto la promessa è stata accettata prima del compimento dell'atto conforme al dovere d'ufficio. La mancata condanna dei pubblici ufficiali non determina un contrasto logico con la condanna del privato, ove questa sia sorretta da una motivazione esente da vizi, che evidenzi la consapevolezza e la condivisione, da parte del privato, di schemi e parametri illeciti finalizzati al conseguimento di vantaggi individualistici attraverso l'asservimento della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/01/2016 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/10/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Sost. Proc. Gen. Dott.ssa MARINELLI FELICETTA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito inoltre l'avv. (OMISSIS), in dife…

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