Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31591 del 9 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31591PEN

Massima

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Il delitto di rapina si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, si impossessa di una cosa mobile altrui sottraendola a chi la detiene, anche al fine di conseguire un'utilità morale o un godimento non immediato, senza che sia necessario che il profitto sia di natura patrimoniale. L'eventuale scopo rivendicativo dell'imputato non esclude la sussistenza del reato di rapina, in quanto il profitto può concretizzarsi in qualsiasi vantaggio, anche non economico, che l'agente intenda trarre dalla propria condotta. Inoltre, l'aver agito per l'interesse di un terzo, anziché per il proprio, non consente di ricondurre il fatto al reato di appropriazione indebita, essendo sufficiente che l'agente si sia impossessato della cosa mobile altrui con violenza o minaccia, a prescindere dalla destinazione del profitto. La valutazione della stabilità della residenza della persona offesa, ai fini dell'acquisizione delle sue dichiarazioni rese nelle indagini preliminari, è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato. Infine, la riduzione di pena conseguente alla declaratoria di prescrizione di uno dei reati contestati non può essere considerata sproporzionata o ingiustificata, in quanto l'entità della pena finale rientra nell'ambito della discrezionalità del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 630/2008 CORTE APPELLO di GENOVA, del 06/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. ((omissis)), che ha concluso …

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