La presentazione di una denuncia di inizio attività (DIA) o di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) non configura un provvedimento amministrativo tacito direttamente impugnabile. In tali casi, il terzo che si ritenga leso dalla presentazione della DIA/SCIA può unicamente sollecitare l'esercizio dei poteri di verifica e di eventuale repressione da parte della Pubblica Amministrazione; tale sollecitazione, per essere idonea a fondare l'azione contro il silenzio inadempimento di cui all'art. 31 del D.Lgs. 104/2010, deve possedere determinati requisiti minimi di "serietà", tra cui la forma scritta con l'indicazione della lamentata illegittimità dell'intervento edilizio e la richiesta di esercizio del potere/dovere di verifica e di eventuale repressione. La generica denuncia di eventuali abusi edilizi, anche se effettuata in forma scritta, non è sufficiente a configurare la fattispecie del silenzio inadempimento della Pubblica Amministrazione, censurabile con l'azione di cui all'art. 31 del D.Lgs. 104/2010.