Consiglio di Stato sentenza n. 3412 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:3412SENT

Massima

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La decadenza dalla concessione amministrativa di un locale appartenente al demanio comunale, per morosità del concessionario, è un provvedimento legittimo e conforme ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, in quanto l'amministrazione è tenuta a vigilare sull'osservanza delle condizioni contrattuali da parte del concessionario e a far cessare l'occupazione abusiva di beni pubblici. Tuttavia, la valutazione della sussistenza dei presupposti per la decadenza deve essere effettuata dall'amministrazione in modo ponderato e proporzionato, tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto, al fine di contemperare l'interesse pubblico alla corretta gestione del patrimonio comunale con quello privato del concessionario. In particolare, l'amministrazione deve verificare l'effettiva gravità dell'inadempimento, l'eventuale possibilità di sanatoria, nonché la proporzionalità della misura espulsiva rispetto all'entità della morosità e alla condotta complessiva del concessionario. Inoltre, il provvedimento di decadenza deve essere adeguatamente motivato e preceduto dal contraddittorio con il concessionario, al fine di garantire il suo diritto di difesa. In caso di rinuncia all'impugnazione del provvedimento di decadenza, il giudice amministrativo può comunque compensare le spese di giudizio, in considerazione della durata del processo e delle circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/07/2017

N. 03412/2017REG.PROV.COLL.

N. 02257/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2257 del 2008, proposto da:
Lanzarotti Sonia Maria, in qualità di titolare della ditta individuale Il Chiostro Santa Maria Novella, di Lanzarotti Sonia, rappresentata e difesa dagli avvocati Roberto Damonte e Ludovico Ferdinando Villani, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Roma, via Asiago 8;

contro

Comune di Genova, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Gabriele Pafundi e Edda Odone, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, viale Giulio Cesare, 14 a/4;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LIGURIA, SEZIONE II, n.…

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