Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 7240 del 2007

ECLI:IT:TARNA:2007:7240SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia dato esecuzione al provvedimento impugnato, non avendo più alcun interesse alla definizione del giudizio. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti, tenuto conto della risalenza dell'impugnativa. Il principio di diritto che emerge è che il venir meno dell'interesse all'annullamento del provvedimento impugnato, a seguito della sua esecuzione da parte del ricorrente, determina l'improcedibilità del ricorso, senza che il giudice possa entrare nel merito della legittimità dell'atto. La declaratoria di improcedibilità è, infatti, una pronuncia di rito che non implica alcuna valutazione sulla fondatezza delle censure dedotte, ma si limita a prendere atto dell'intervenuta carenza di interesse della parte ricorrente. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta il ricorrente, per fatti sopravvenuti, perda l'interesse all'annullamento del provvedimento impugnato, come nel caso di sua esecuzione volontaria, di rinuncia al ricorso o di sopravvenuta carenza di legittimazione. In tali ipotesi, il giudice amministrativo non può entrare nel merito della controversia, ma deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti, in considerazione delle peculiari circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania,
Sezione Sesta,
ha pronunziato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 3222/1997 R.G. proposto da Ma. Bo. e Fe. Co., rappresentati e difesi dall'avv. Br. Ri., presso il cui studio in Na., via Ta. n. (...) -Parco Am.-, sono elettivamente domiciliati,
CONTRO
il Comune di Ca., in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Gi. Ci., presso il cui studio in Na., via Pa. a Ch. n. (...), è elettivamente domiciliato,
NONCHE' CONTRO
Il Ministero per i Beni Culturali ed ambientali, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Na., domiciliataria ex lege,
PER L'ANNULLAMENTO
previa sospensione, dell'ordinanza sindacale n. 1217 del 21.1.1997, concernente la demolizione delle opere dagli stessi realizzate alla via Fe. n. (...),
Visto il ricorso con i r…

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