Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 1673 del 2018

ECLI:IT:TARCT:2018:1673SENB

Massima

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Il rinnovo del permesso di soggiorno può essere legittimamente negato dalla Pubblica Amministrazione qualora il richiedente non dimostri di possedere redditi sufficienti a garantire il proprio mantenimento nel territorio nazionale, senza che l'Amministrazione sia tenuta a valutare elementi sopravvenuti o nuove circostanze non tempestivamente rappresentate dall'interessato nel corso del procedimento amministrativo. Infatti, ai fini del rinnovo del titolo di soggiorno, l'Amministrazione deve valutare esclusivamente i dati e gli elementi forniti dall'istante nella domanda o in eventuali note integrative prodotte prima della conclusione del procedimento, non potendo essere presi in considerazione fatti e circostanze sopravvenuti o comunque non portati a conoscenza dell'Amministrazione procedente. Pertanto, il ricorrente non può far valere in sede giurisdizionale elementi nuovi e favorevoli alla propria posizione, non tempestivamente comunicati all'Amministrazione, in quanto ciò determinerebbe un'inammissibile integrazione del thema decidendum rispetto a quanto valutato in sede amministrativa. Inoltre, i motivi aggiunti proposti avverso lo stesso provvedimento già impugnato con il ricorso introduttivo, oltre il termine di sessanta giorni dalla conoscenza di quest'ultimo, in assenza di nuovi elementi sopravvenuti, sono da dichiarare inammissibili, in quanto surrettiziamente utilizzati per introdurre, fuori termine, censure che potevano già costituire argomento del ricorso originario.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/08/2018

N. 01673/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00237/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 237 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato ex art. 25 cpa presso Tar Catania, Segreteria;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Ragusa, in persona del legale rappresentante
p.t
., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria in Catania, via Vecchia Ognina, 149;

per l'annullamento

-del decreto n. Cat. A.11/Imm.Div.P.A.S. prot. n° 786/15 del 31-8-2015, con il …

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