Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15521 del 18 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:15521PEN

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria presuppone che il richiedente e il tecnico progettista attestino fedelmente la situazione concreta dei luoghi, anche in caso di interventi edilizi abusivi, al fine di consentire all'amministrazione comunale di valutarne la compatibilità urbanistica. Pertanto, l'attestazione di una destinazione d'uso non corrispondente alla realtà, resa consapevolmente per ottenere indebitamente la sanatoria e evitare maggiori oneri, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dalla qualificazione formale del locale secondo i dati catastali, essendo rilevante la sua concreta trasformazione in ampliamento dell'abitazione. Il tecnico progettista che redige la relazione tecnica allegata alla domanda di sanatoria, così come il richiedente che la sottoscrive, rispondono in concorso del reato di falso, in quanto la natura stessa del provvedimento amministrativo oggetto dell'istanza e dei suoi allegati tecnici richiede una vera e propria attestazione dell'illecito commesso, conforme alla realtà dei luoghi. Inoltre, l'assenza di opere edilizie strutturali non esclude la configurabilità del reato, essendo sufficiente la realizzazione di interventi che abbiano determinato una modifica della destinazione d'uso di fatto, anche senza una formale variazione catastale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. MA. , N. IL (OMESSO);

2) NI. PA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1155/2008 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 23/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

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