Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5216 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:5216SENT

Massima

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Il rilascio di concessioni in sanatoria per opere edilizie abusive determina l'implicito automatico ritiro dei precedenti provvedimenti sanzionatori, facendo venir meno l'interesse alla prosecuzione del giudizio di impugnazione di tali provvedimenti sanzionatori. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il condono edilizio, quale atto di clemenza e di sanatoria, comporta la rinuncia all'azione di annullamento dei provvedimenti repressivi dell'abuso, essendo incompatibile con la prosecuzione del giudizio volto all'annullamento di tali provvedimenti. Il principio di diritto affermato mira a garantire la coerenza e l'unitarietà dell'ordinamento giuridico, evitando che il medesimo soggetto possa ottenere, da un lato, la sanatoria dell'abuso edilizio e, dall'altro, l'annullamento dei provvedimenti sanzionatori adottati in relazione al medesimo abuso. La declaratoria di improcedibilità del ricorso si impone, pertanto, al fine di impedire un risultato finale contrastante e incompatibile, assicurando l'effettività e l'efficacia dell'istituto del condono edilizio quale strumento di regolarizzazione e di sanatoria degli illeciti urbanistici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO SEZIONE II^ composto dai Signori: Cons. Dott. ((omissis)), Presidente; Cons. Avv. ((omissis)) de Mohac, Relatore; ((omissis)). Dott.ssa ((omissis)), Componente; ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. reg. gen. 2475-1991, proposto dai Sig.ri Ce. Me., Gi. Me., Lo. Me. e Ro. Me. - in qualità di eredi e successori degli originari ricorrenti Sig.ri Be. Me. e Ma. An. Te. - rappresentati e difesi dall'Avv. Ni. Ne., presso il cui studio, in Ro., Via Qu. Au. Si. n. (...), sono elettivamente domiciliati; contro il Comune di Ro. in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. L. On., unitamente al quale elegge domicilio presso gli uffici dell'Avvocatura comunale, in Ro., ((omissis)). Te. ((omissis)). n. (...); per l'annullamento, previa sospensione dell'ordinanza sindacale prot. 1439 (9001536) del 10.12.1990, notificata in data 11.2.1991, con la qu…

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