Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 697 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:697SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un'opera edilizia abusiva, anche se adottato a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso e nei confronti di un soggetto diverso dall'autore dell'illecito, costituisce un provvedimento vincolato e non necessita di una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, in quanto l'interesse pubblico alla repressione dell'abuso edilizio è presunto per legge. Pertanto, il nuovo proprietario dell'immobile abusivo, pur non essendo responsabile della realizzazione dell'opera, è tenuto a eseguire l'ordine di demolizione in quanto succede in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo al precedente proprietario e relativi al bene ceduto, ivi compresa l'abusiva trasformazione, senza che possa essere ammessa alcuna sanatoria. L'accertamento della mancanza di un valido titolo edilizio, anche a seguito dell'annullamento in autotutela di una precedente DIA, legittima l'adozione dell'ordinanza di demolizione, senza che sia necessaria una specifica valutazione delle ragioni di pubblico interesse o una comparazione con gli interessi privati coinvolti, non potendo ammettersi l'esistenza di un affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può legittimare.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/03/2024

N. 00697/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02899/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2899 del 2017, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Milano, via Paullo 12;

contro

Comune di Zelo Buon Persico, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis))ì, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso il suo studio in Milano, ((omissis)), 21;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 17 del 5.10.2017, emessa dal Responsabile del Servizio Area Tecnica del Comune di …

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