Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37812 del 12 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37812PEN

Massima

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La revoca di una misura di prevenzione, qualora dipenda da una nuova valutazione del giudice che ridimensiona il grado di pericolosità sociale del proposto sulla base della situazione preesistente, produce effetti ex tunc, comportando l'esclusione della responsabilità penale per il mancato adempimento di obblighi imposti dalla misura stessa. Ciò in quanto la riforma del provvedimento applicativo, in tali ipotesi, non è determinata da sopravvenute situazioni che fanno venir meno la pericolosità sociale, bensì dalla constatazione dell'originaria insussistenza delle condizioni di fatto e di diritto che potevano giustificare l'imposizione di determinati obblighi. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza di legittimità prevede che la revoca di una misura di prevenzione abbia effetti ex tunc soltanto quando dipenda da una carenza originaria delle condizioni che ne avevano giustificato l'applicazione, mentre ha effetto ex nunc quando sia determinata dal venir meno della pericolosità sociale del proposto per sopravvenute situazioni di fatto. Pertanto, qualora il giudice della prevenzione, in sede di riforma del provvedimento applicativo, escluda taluni obblighi imposti in origine sulla base di una nuova valutazione della pericolosità sociale del soggetto, tale pronuncia determina l'inefficacia retroattiva degli obblighi stessi, con conseguente esclusione della responsabilità penale per il mancato adempimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1526/2012 CORTE APPELLO di BARI, del 21/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/04/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Il Pubblico Ministero, in persona del dott. CEDRANGOLO Oscar, Sostituto Procuratore generale presso questa Corte, ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, per intervenuta prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1…

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