Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza n. 136 del 2004

ECLI:IT:TARUMB:2004:136SENT

Massima

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Il potere di revoca di una concessione di suolo pubblico per motivi di pubblico interesse può essere legittimamente esercitato dall'amministrazione, anche in assenza di una specifica clausola contrattuale, purché siano adeguatamente valutate e motivate le concrete esigenze di interesse generale che lo giustificano. Tali esigenze, che possono riguardare profili igienico-sanitari, di sicurezza o di tutela ambientale, devono essere accertate in modo puntuale e non possono fondarsi su mere lamentele di privati o su valutazioni sommarie della situazione di fatto, dovendosi altresì verificare l'effettiva incompatibilità tra l'uso privato del suolo pubblico e le sopravvenute necessità di interesse pubblico. Ove l'amministrazione ritenga sussistenti tali esigenze, essa può legittimamente revocare la concessione, ma solo limitatamente agli aspetti che risultano effettivamente pregiudizievoli per l'interesse pubblico, dovendo altrimenti garantire il mantenimento della concessione stessa, nel rispetto del principio di proporzionalità. Nell'esercizio di tale potere discrezionale, l'amministrazione è comunque tenuta a valutare in modo equilibrato le contrapposte esigenze pubbliche e private, perseguendo soluzioni idonee a conciliarle, ove possibile, e motivando adeguatamente le proprie determinazioni.

Sentenza completa

FATTO E DIRITTO 1. Il Comune di Or. ha rilasciato ai ricorrenti in data 9 maggio 2002 una concessione per l'occupazione permanente di mq 15,40 di suolo pubblico, mediante installazione di una veranda ("gazebo") in legno, con tavoli ad uso dei clienti della pizzeria adiacente da essi gestita, nel vicolo cieco che si apre su Corso Ca. La concessione è stata revocata con ordinanza prot. 8071 in data 12 maggio 2003. La revoca è essenzialmente motivata con riferimento alle proteste di abitanti degli immobili limitrofi, che "hanno evidenziato che la rientranza di Corso Ca. (vicolo chiuso), già di per sé angusta, non è compatibile con la occupazione di suolo pubblico, che la ingombrante installazione limita le operazioni di carico e scarico, determina difficoltà e pericoli per la circolazione delle persone e dei mezzi, produce antigienico ristagno di sterco di piccioni, rende insicure, poiché più facilmente accessibili a malintenzionati, alcune porzioni imm…

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