Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47665 del 22 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:47665PEN

Massima

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Il mancato versamento della cauzione imposta dal tribunale competente per l'applicazione di una misura di prevenzione, pur in presenza di una dedotta impossibilità originaria di adempiere, non esclude la configurabilità del reato di cui all'art. 3-bis, comma 4, della legge n. 575 del 1965, in quanto tale questione deve essere fatta valere esclusivamente nell'ambito del procedimento di prevenzione, ove il tribunale ha già operato una valutazione globale delle condizioni economiche del prevenuto ai fini della determinazione dell'entità della cauzione. Diversamente, la dedotta impossibilità sopravvenuta di versare la cauzione, dovuta ad indisponibilità economica non preordinata o colposamente determinata, può essere fatta valere anche nel procedimento penale, in quanto inerente a situazioni o fatti nuovi non potuti rilevare all'atto dell'applicazione della misura cautelare patrimoniale. Tuttavia, l'onere di provare la dedotta impossibilità economica incombe sull'imputato, la cui mancata prova determina l'infondatezza della relativa eccezione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. DIDOMENICO Vincenzo - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/11/2004 CORTE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIDOMENICO VINCENZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Tindari Baglione, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

Il difensore di …

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