Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27666 del 16 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27666PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualifica, induce un privato a promettergli e a versargli una somma di denaro indebita al fine di garantire l'esito positivo di un procedimento amministrativo di cui è responsabile, commette il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. Tale condotta integra gli elementi costitutivi del delitto di cui all'art. 319-quater c.p., in quanto il pubblico ufficiale, sfruttando la propria posizione di supremazia, condiziona il privato a corrispondergli una prestazione indebita per assicurare il buon esito del procedimento di cui è competente. La particolare tenuità del danno patrimoniale derivante dalla condotta illecita non è di per sé sufficiente a integrare la circostanza attenuante di cui all'art. 62, comma 1, n. 4 c.p., atteso che il disvalore della condotta del pubblico ufficiale che abusa della propria funzione per ottenere un indebito vantaggio economico trascende la mera entità del danno cagionato. Pertanto, la Corte di Cassazione rigetta il ricorso avverso la sentenza di condanna per il reato di cui all'art. 319-quater c.p., confermando la valutazione operata dai giudici di merito in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi del reato e all'insussistenza della circostanza attenuante invocata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G - Presidente

Dott. CALVANESE E. - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Torino del 3 giugno 2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dott. Benedetto Paterno' Raddusa;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale Dott. Lori Perla, che ha concluso per l'infondatezza del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Tratto a giudizio innanzi al Tribunale di Torino, (OMISSIS) e' stato…

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