Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34811 del 30 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34811PEN

Massima

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La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, avendo natura sostanziale, è applicabile anche ai procedimenti pendenti per fatti commessi prima dell'entrata in vigore della relativa disciplina, senza che possa essere esclusa per la sola ragione della tardività della relativa richiesta, dovendo il giudice procedere comunque all'esame dei presupposti applicativi, tra cui la verifica della sussistenza della circostanza attenuante della lieve entità del fatto. Il giudice di merito è tenuto a valutare la sussistenza di tali presupposti, senza poter precludere l'applicazione dell'istituto per ragioni meramente procedurali, in ossequio al principio di retroattività della norma più favorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli del 14/09/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandrina Tudino;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata, la Corte d'appello di Napoli ha, in riforma della decisione del Tribunale di (…

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