Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23719 del 13 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23719PEN

Massima

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La violazione delle prescrizioni inerenti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, anche se motivata dalla necessità di svolgere un lavoro lecito o di recuperare urgentemente una somma di denaro, integra il delitto previsto dalla Legge n. 1423 del 1956, art. 9, comma 2, come modificato dalla Legge n. 155 del 2005, in quanto tale nuova norma si limita a modificare il precetto senza incidere sullo "status" di sorvegliato speciale di P.S., che costituisce il presupposto del reato. Pertanto, la mancata richiesta di autorizzazione all'allontanamento dal comune di residenza non esclude la punibilità della condotta, atteso che il Tribunale, nel valutare l'adeguatezza della misura cautelare, può ritenere sussistente il concreto pericolo di reiterazione dei reati della stessa indole, desumibile dai precedenti penali dell'indagato, e disporre gli arresti domiciliari, in quanto misura idonea a prevenire tale pericolo, senza che ciò integri una violazione del principio di adeguatezza della misura al caso concreto. Inoltre, l'eventuale incompatibilità di un giudice componente del collegio del Tribunale del riesame, non incidendo sui requisiti di capacità del giudice medesimo, non determina la nullità del provvedimento, ma costituisce soltanto un motivo di ricusazione da far valere con la prescritta procedura, che, ove non proposta, rende la relativa censura infondata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - rel. Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TO. RA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1355/2010 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 16/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIEFFI Severo;

sentite le conclusioni del PG Dott. RIELLO Luigi, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. Sani Francesco che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

CONSIDERATO IN FA…

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