Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2603 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:2603SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, adottata dal Comune ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, è un provvedimento legittimo e doveroso, non preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, in considerazione della natura vincolata del potere di repressione degli abusi edilizi. L'indicazione dell'area di sedime suscettibile di acquisizione al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione non costituisce elemento essenziale dell'ordinanza di demolizione, ma del successivo provvedimento acquisitivo, adottato a seguito dell'accertamento della mancata ottemperanza. Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere abusive e della relativa area di sedime, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del D.P.R. n. 380/2001, è atto dovuto e privo di contenuto discrezionale, subordinato unicamente all'accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione di demolizione e della decorrenza del termine di legge fissato per il ripristino dello stato dei luoghi. La presentazione di una domanda di sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non determina l'automatica sospensione dell'efficacia dell'ordine di demolizione, ma comporta solo una temporanea quiescenza dello stesso, che riacquista efficacia in caso di rigetto della domanda di sanatoria. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità del provvedimento acquisitivo, in quanto il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.

Sentenza completa

N. 03641/2007
REG.RIC.

N. 02603/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03641/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3641 del 2007, integrato da motivi aggiunti, proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)) e dell’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio degli avv.ti Notari – Morelli in Napoli, ((omissis)) I, n. 237;

contro

il Comune di Caivano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e dall’avv. ((omissis)), con domicilio
ex lege
(art. 25 c.p.a.) presso la Segreteria di questo T.A.R.;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza n. 924 del 16 aprile 2007 (prot. n. 5575), con la quale l’amministrazione …

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