Il provvedimento di revoca delle agevolazioni concesse ai sensi della legge n. 662/1996 deve essere adottato nel rispetto del principio di legalità e del contraddittorio procedimentale, a pena di illegittimità per violazione di legge ed eccesso di potere. L'Amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di revoca, indicando in modo chiaro e puntuale i presupposti di fatto e di diritto che lo giustificano, nonché a garantire all'impresa beneficiaria la possibilità di contraddire e difendersi prima dell'adozione del provvedimento finale. Il mancato rispetto di tali garanzie procedimentali comporta l'annullabilità del provvedimento di revoca, in quanto lesivo del diritto di difesa e del principio del giusto procedimento. Inoltre, l'Amministrazione è tenuta a valutare con particolare attenzione la proporzionalità della misura della revoca rispetto alla gravità dell'inadempimento contestato, al fine di evitare che il provvedimento risulti sproporzionato e, quindi, viziato per eccesso di potere. Infine, la cessazione della materia del contendere, intervenuta a seguito della definizione della controversia tra le parti, non preclude al giudice amministrativo di pronunciarsi sulle spese di giudizio, le quali devono essere poste a carico dell'Amministrazione soccombente, salvo che ricorrano particolari circostanze che giustifichino una diversa statuizione.