Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30351 del 18 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:30351PEN

Massima

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Il comportamento violento e volto a impedire l'identificazione degli agenti di polizia nell'esercizio delle loro funzioni, anche attraverso la fuga, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, con conseguente applicazione dell'aggravante di cui all'art. 61 n. 2 c.p. Ciò anche qualora il soggetto agente non comprenda la lingua italiana, essendo suo onere impugnare tempestivamente il provvedimento di espulsione per far valere le garanzie dell'ordinamento. La condotta violenta, che abbia cagionato lesioni, è punibile a prescindere dalla finalità specifica di impedire l'atto d'ufficio, essendo sufficiente che essa sia diretta in tal senso. La valutazione delle circostanze attenuanti generiche deve tenere conto della gravità degli illeciti commessi e, ove presenti, dei precedenti penali del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

DR. IV. , N. IL (OMESSO);

MA. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/06/2007 CORTE APPELLO di PERUGIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DOGLIOTTI MASSIMO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. VACCA Elia.

FA…

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