Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15855 del 10 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:15855PEN

Massima

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Il reato di corruzione in atti giudiziari richiede la prova certa dell'esistenza di pubblici ufficiali corrotti, non essendo sufficiente la sola dimostrazione di condotte di millantato credito o di corruzione di soggetti che non rivestano tale qualifica. Pertanto, in assenza di elementi probatori specifici e univoci circa l'individuazione dei pubblici funzionari che avrebbero accettato la dazione di denaro per compiere o omettere atti contrari ai doveri d'ufficio, non può ritenersi integrato il reato di corruzione in atti giudiziari, dovendosi al più configurare il diverso reato di millantato credito. Inoltre, la sentenza di assoluzione dei concorrenti del corruttore, anche se pronunciata con rito abbreviato, deve essere adeguatamente valutata dal giudice di merito, non potendo essere semplicemente disattesa sulla base della diversa scelta processuale effettuata dall'imputato principale. Infine, la mera conoscenza approfondita del contenuto dei fascicoli e delle relative vicende processuali da parte di un semplice addetto alle mansioni esecutive non è di per sé sufficiente a dimostrare l'esistenza di una complicità con pubblici ufficiali corrotti, potendo tale circostanza essere spiegata anche con altre ragioni, come ad esempio un errore o una negligenza nell'adempimento dei doveri d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/12/2016 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA SABINA VIGNA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MOLINO PIETRO che ha concluso per il rigetto del ricorso del PG.
Udito il difensore, avv. (OMISSIS) ch…

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