Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34667 del 4 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34667PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il vincolo associativo per il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti) può ritenersi sussistente quando emerga, sulla base di un'analisi complessiva degli elementi probatori, l'esistenza di una stabile organizzazione dedita alla commissione di più delitti di cessione, detenzione e commercio di sostanze stupefacenti, caratterizzata da una suddivisione di ruoli e compiti tra i partecipi, da una cassa comune per la gestione dei proventi illeciti, da basi logistiche per l'approvvigionamento e lo stoccaggio della droga, nonché dalla continuità e frequenza degli scambi di stupefacenti, anche in assenza di dichiarazioni di collaboratori di giustizia che indichino espressamente il soggetto come partecipe dell'associazione. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono essere desunti dalle risultanze delle intercettazioni, le quali, se logicamente e coerentemente interpretate, possono costituire prova sufficiente della sussistenza del vincolo associativo, senza che sia necessario un quid pluris rispetto alla mera serialità e frequenza delle transazioni illecite. Inoltre, il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla capacità organizzativa e dalla professionalità criminale dimostrata dal gruppo, anche in assenza di precedenti specifici a carico del singolo indagato, in considerazione della gravità del reato associativo contestato e della presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccar - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/05/2020 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Amoroso Riccardo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Fodaroni Maria Giuseppina, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tribunale per il riesame di Catania ha confermato l&#x…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.