Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5313 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:5313SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in quanto la stessa ha presentato successivamente una domanda di definizione degli illeciti edilizi relativi all'immobile oggetto del provvedimento impugnato. Il principio di diritto affermato è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a ottenere l'annullamento dell'atto impugnato, a seguito di una sua successiva iniziativa volta alla regolarizzazione della situazione edilizia, determina l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta avviato il procedimento di sanatoria, l'interesse all'annullamento del provvedimento demolitorio viene meno, in quanto la parte ricorrente ha optato per una diversa soluzione, rinunciando all'impugnazione. La pronuncia di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse è quindi la conseguenza logica del mutamento della posizione giuridica della parte ricorrente, che ha scelto di regolarizzare la propria situazione edilizia anziché perseguire l'annullamento del provvedimento impugnato. Tale principio si applica ogni qualvolta il ricorrente, nel corso del giudizio, intraprenda iniziative volte a sanare la situazione oggetto del provvedimento impugnato, dimostrando così il venir meno del suo interesse all'annullamento.

Sentenza completa

N. 00325/2004
REG.RIC.

N. 05313/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00325/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 325 del 2004, proposto da Barra Ettore e Leonardi Maria Luisa, rappresentati e difesi dall'avv. Gabriele Gava, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via V. Colonna 9;

contro

il Comune di Massa Lubrense, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Ferdinando Pinto, Giulio Renditiso e Rosa Persico, con domicilio eletto presso lo Studio E. Furno in Napoli, via C. Console, 3;

per l’annullamento

dell’ordinanza del Comune di Massa Lubrense n. 588 del 03.11.2003 con cui è stato ingiunto a Barra Ettore e leopardi Maria Luisa di demolire talune opere nell’immob…

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