Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 466 del 2015

ECLI:IT:TARVEN:2015:466SENT

Massima

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Il titolare di una concessione di occupazione di suolo pubblico può utilizzare esclusivamente gli elementi espressamente indicati nell'atto concessorio, senza poter aggiungere ulteriori dotazioni o attrezzature, anche se mobili o precarie, in quanto ciò determinerebbe un ampliamento abusivo dell'originaria concessione, in violazione della disciplina regolamentare che impone all'amministrazione di procedere alla rimozione di tutte le occupazioni non autorizzate. L'inserimento di nuovi elementi, anche se strumentali all'attività svolta, richiede pertanto l'ottenimento di una specifica autorizzazione modificativa della concessione originaria, non potendo essere considerati come dotazioni implicite o connesse all'occupazione già concessa. L'amministrazione, una volta accertata l'occupazione abusiva, è tenuta a disporre la rimessione in pristino dell'area, non potendo tollerare alcuna estensione dell'originaria concessione.

Sentenza completa

N. 02457/2008
REG.RIC.

N. 00466/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02457/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2457 del 2008, proposto da:
Roberto Srl Già Da Roberto di Roberto Poletto, rappresentato e difeso dall'avv. Alfredo Bianchini, con domicilio eletto presso Alfredo Bianchini in Venezia, Piazzale Roma, 464;

contro

Comune di Venezia - (Ve), rappresentato e difeso dagli avv. Giulio Gidoni, Maddalena Morino, domiciliati in Venezia, S. Marco, 4091;

per l'annullamento,

del provvedimento prot. n. 392232 del 22 settembre 2008 con cui il Comune di Venezia – Direzione Interdipartimentale Finanza e Bilancio – Area Gestione Tributi COSAP ha ordinato la rimozione delle occupazioni abusive di spaz…

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