La sospensione dell'autorizzazione di consulenza automobilistica per irregolarità nella gestione delle pratiche, senza la previa diffida e l'applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dalla legge, è illegittima. Il provvedimento di sospensione dell'autorizzazione di consulenza automobilistica per un periodo di 30 giorni, adottato sulla base di indagini dei Carabinieri che avrebbero riscontrato irregolarità nella gestione delle pratiche, è illegittimo in quanto non conforme alla disciplina normativa di settore. Infatti, la legge n. 264/1991 e il relativo regolamento di attuazione prevedono, in caso di accertate e persistenti irregolarità, l'irrogazione di una sanzione pecuniaria previa diffida, ma non la sospensione cautelare dell'autorizzazione. Pertanto, il provvedimento impugnato, non rientrando tra quelli previsti dalla normativa di riferimento e non essendo stato preceduto dalla prescritta diffida, è da annullare per violazione di legge. La tutela dell'affidamento e dell'immagine del titolare dell'autorizzazione, oltre al danno economico derivante dalla sospensione, impongono l'annullamento del provvedimento, non ricorrendo i presupposti per l'applicazione della misura cautelare. Il principio di proporzionalità e di gradualità nell'esercizio del potere sanzionatorio impone, infatti, il previo esperimento delle sanzioni pecuniarie prima di adottare misure più gravose come la sospensione dell'autorizzazione.