Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 825 del 2015

ECLI:IT:TARSAR:2015:825SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare in via di autotutela l'ordinanza del Sindaco che aveva ingiunto al ricorrente, in qualità di legale rappresentante di una società, la rimozione di rifiuti abbandonati e il loro conferimento in discariche autorizzate, nonché il ripristino dei luoghi in condizioni di sicurezza, afferma il principio secondo cui l'amministrazione, ove ravvisi l'illegittimità di un proprio provvedimento, ha il dovere di riesaminarlo e, se del caso, di annullarlo in via di autotutela, al fine di ripristinare la legalità e tutelare la sfera giuridica del destinatario. Tale potere di autotutela, che può essere esercitato anche in pendenza di un giudizio, comporta la cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese processuali in favore del ricorrente, salvo che ricorrano particolari ragioni per una diversa regolazione delle stesse. Il principio di autotutela amministrativa, infatti, costituisce un corollario del più ampio principio di buona amministrazione, in base al quale l'azione della pubblica amministrazione deve essere improntata a criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nonché al rispetto dei diritti e degli interessi dei cittadini. L'esercizio del potere di autotutela, pertanto, rappresenta uno strumento essenziale per assicurare la legittimità e la correttezza dell'azione amministrativa, evitando l'inutile protrarsi di un contenzioso giurisdizionale che, in caso di accoglimento del ricorso, comporterebbe un aggravio di spese a carico della finanza pubblica. Tale principio, inoltre, si pone in linea con il generale dovere di buona fede e correttezza che grava sull'amministrazione nei confronti dei cittadini, in attuazione dei valori di imparzialità e buon andamento sanciti dall'art. 97 della Costituzione.

Sentenza completa

N. 00645/2014
REG.RIC.

N. 00825/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00645/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 645 del 2014, proposto da:
Pasquale Comparetti, rappresentato e difeso dall'avv. Enrico Salone, con domicilio eletto presso il suo studio in Cagliari, Via Maddalena N.40;

contro

Comune di Portoscuso, rappresentato e difeso dagli avv. Salvatore Casula e Silvio Pinna, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Silvio Pinna in Cagliari, Via San Lucifero N.65;

per l'annullamento

- dell'Ordinanza prot. 5809 n. 32 del 16.05.2014, con la quale il Sindaco del Comune di Portoscuso, ai sensi dell'art. 192 D.LGS. 152/2006, ha ingiunto anche al ricorrente, nella sua qualità…

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