La revoca di un nulla osta idraulico rilasciato da un Comune per lo scarico di acque reflue e meteoriche in un canale consortile, a seguito di una delibera del Consorzio di Bonifica che rileva il grave stato di inquinamento del canale, legittima l'adozione da parte del Comune di provvedimenti inibitori degli scarichi, in assenza di una propedeutica attività di controllo, ispezione e vigilanza, qualora risultino integrati i caratteri della necessità e dell'urgenza previsti dalla legge. Tuttavia, tali provvedimenti inibitori perdono efficacia e la materia del contendere cessa, qualora nel corso del giudizio il ricorrente ottenga il rinnovo dell'autorizzazione allo scarico delle acque reflue e il Consorzio revochi la delibera di revoca del nulla osta idraulico, a seguito della realizzazione da parte del Comune degli interventi di ristrutturazione e adeguamento delle infrastrutture dell'area industriale interessata, idonei a ripristinare le normali condizioni di regimentazione e deflusso delle acque.