Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5019 del 8 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:5019PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'espressione verbale rivolta da un soggetto a un altro, anche se non contenente termini esplicitamente offensivi, può integrare il reato di ingiurie qualora, nel suo complesso, risulti lesiva dell'onore e del decoro della persona offesa, dimostrando un intento di mortificarne l'operato e di manifestare disprezzo nei suoi confronti. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, non è vincolato alla sola considerazione di singole parole utilizzate, ma deve apprezzare il significato complessivo dell'espressione adoperata, alla luce del contesto in cui è stata pronunciata e dell'intento perseguito dall'agente. La motivazione della sentenza di condanna, pertanto, non deve fondarsi esclusivamente sull'impiego di una specifica espressione ritenuta offensiva, ma può basarsi sull'analisi dell'intera frase proferita, qualora questa risulti nel suo insieme lesiva della reputazione altrui. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, in tali casi, è limitato alla verifica della correttezza giuridica della qualificazione del fatto operata dal giudice di merito, senza poter riesaminare il giudizio di fatto sulla rilevanza offensiva delle espressioni utilizzate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 9/2013 GIUDICE DI PACE di POTENZA, del 16/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCA MORELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MARINELLI Felicetta che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
Con la sentenza impugnata, il Giudice di Pace di Potenza ha condannato …

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