La concessione demaniale marittima può essere dichiarata decaduta dall'Amministrazione concedente, ai sensi dell'art. 47 del Codice della Navigazione, qualora il concessionario violi gli obblighi su di lui gravanti, in particolare cedendo o affidando a terzi la gestione del bene demaniale senza la preventiva autorizzazione dell'Autorità competente, come prescritto dagli artt. 45-bis e 46 del medesimo Codice. Tali violazioni, che integrano le fattispecie di "abusiva sostituzione di altri nel godimento della concessione" e di "inadempienza degli obblighi derivanti dalla concessione", costituiscono presupposti vincolati per l'esercizio del potere di decadenza, senza che l'Amministrazione sia tenuta a valutare ulteriori profili di proporzionalità o di bilanciamento degli interessi. Infatti, la tutela del bene demaniale e della concorrenza nell'accesso alle concessioni pubbliche rappresentano interessi preminenti che giustificano l'adozione del provvedimento decadenziale, a prescindere dalla condotta del concessionario e dalle eventuali giustificazioni da questi addotte. Pertanto, una volta accertata la sussistenza delle violazioni, l'Amministrazione è tenuta a dichiarare la decadenza della concessione, senza possibilità di sindacato giurisdizionale sulla legittimità di tale determinazione.