Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14262 del 11 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:14262PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'applicare la pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p. (c.d. "patteggiamento"), è tenuto a verificare l'insussistenza delle ipotesi di proscioglimento previste dall'art. 129 c.p.p. Tuttavia, tale verifica non richiede un'articolata motivazione, essendo sufficiente l'enunciazione, anche implicita, dell'avvenuto compimento di tale accertamento, salvo che dagli atti o dalle deduzioni delle parti emergano concreti elementi circa la possibile applicazione di cause di non punibilità. Inoltre, in sede di impugnazione di legittimità avverso la sentenza di patteggiamento, sono precluse eccezioni o censure attinenti al merito delle valutazioni sottese al prestato consenso, trattandosi di scelte frutto del potere dispositivo riconosciuto alle parti e ratificato dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SE. DU. , N. IL (OMESSO);

2) SE. GH. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2201/2010 GIP TRIBUNALE di BOLOGNA, del 07/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

Il Tribunale di Bologna, con sentenza in data 7 luglio 2010, applicava, ex articolo 444 c.p.p., nei confronti di Se. …

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