Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42387 del 6 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42387PEN

Massima

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Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere revocato ai sensi dell'art. 168 c.p., n. 1, qualora il condannato commetta un nuovo delitto, a prescindere dalla natura e dall'indole del reato successivamente commesso, in quanto il requisito dell'identità dell'indole del reato opera soltanto con riferimento alle contravvenzioni e non si estende ai delitti. Pertanto, la commissione di un nuovo delitto, entro il termine di cinque anni dalla concessione del beneficio, costituisce sempre causa di revoca della sospensione condizionale della pena, indipendentemente dalla tipologia del reato successivamente commesso. Tale principio si fonda sulla ratio della norma, volta a sanzionare il venir meno della fiducia riposta nel condannato che, con la commissione di un nuovo reato, ha dimostrato l'inidoneità del beneficio a conseguire la finalità rieducativa della pena. La revoca del beneficio, in tali casi, rappresenta una conseguenza necessaria e automatica, non richiedendo alcuna valutazione discrezionale in capo al giudice circa la gravità o la natura del nuovo reato commesso, essendo sufficiente l'accertamento della sua commissione entro il termine previsto dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK Adet Ton - rel. Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 433/2014 TRIBUNALE di ROMA, del 30 marzo 2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NOVIK ADET TONI;
lette le conclusioni del PG Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 30 marzo 2015, il Tribunale di Roma, in veste di giudice dell'esecuzione, rige…

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