Il Comune, quale ente titolare della potestà di vigilanza e polizia sulle strade vicinali, può legittimamente esercitare il potere di autotutela possessoria di cui all'art. 15 del d.l.lgt. n. 1446/1918, ordinando la rimozione di impedimenti all'uso pubblico di una strada vicinale iscritta nell'elenco comunale, anche se da tempo non utilizzata dalla collettività e divenuta impraticabile, in quanto la presunzione di uso pubblico derivante dall'iscrizione può essere superata solo con l'esperimento dell'actio negatoria servitutis davanti al giudice ordinario. L'esercizio di tale potere di autotutela non richiede il previo contraddittorio procedimentale, essendo esso finalizzato al tempestivo ripristino della preesistente situazione di fatto, nell'interesse della collettività. La legittimazione del Sindaco all'adozione dell'ordinanza di ripristino non è inficiata dalla presenza di una doppia sottoscrizione, né dalla circostanza che la competenza gestionale sia attribuita ai dirigenti, atteso che l'art. 15 cit. attribuisce specificamente al Sindaco il potere di intervenire in via di autotutela sulle strade vicinali.