Il provvedimento di apertura di un procedimento disciplinare a carico di un avvocato è impugnabile dinanzi al Consiglio Nazionale Forense, in quanto tale rimedio è funzionale a garantire il rispetto dei principi del giusto processo e dell'effettività della tutela, consentendo un tempestivo intervento di un organo terzo ed imparziale sulla legittimità dell'avvio del procedimento. Tuttavia, i motivi di impugnazione devono essere strettamente attinenti ai profili di legittimità formale della delibera, come l'incompetenza dell'organo che ha disposto l'apertura del procedimento, in quanto tale vizio incide direttamente sulla validità del provvedimento. Pertanto, il Consiglio Nazionale Forense, nell'esaminare il ricorso avverso la decisione di apertura del procedimento disciplinare, deve valutare la fondatezza dell'eccezione di incompetenza sollevata dal ricorrente, in quanto essa costituisce un necessario presupposto della legittimità della delibera adottata.